Prezzi case, il 2019 si chiude con flessione inferiore all’1%

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La stabilizzazione dei prezzi delle case in ambito nazionale non è mai stata così vicina, almeno a giudicare gli ultimi dati forniti dalla Bussola Mutui Crif – MutuiSupermarket relativa al IV Trimestre 2019, e recentemente pubblicata.

Emerge infatti come i prezzi al metro quadro degli immobili oggetto di garanzia di mutuo siano calati dello 0,8% nel 2019, quale frutto della crescita dell’1,8% per gli immobili di nuova costruzione e di un calo dell’1,7% per gli immobili “usati”. La contrazione media dei prezzi sul decennio arriva così a quota – 23,8%, ma non mancano gli aspetti di incoraggiamento per il prossimo futuro a breve termine.

Un trend che incoraggia

Come abbiamo già rammentato nelle scorse righe, il 2019 si è concluso con una riduzione del prezzo al metro quadro degli immobili oggetto di garanzia di mutuo ipotecario inferiore al punto percentuale (- 0,8%) rispetto al 2018. Si tratta di un prolungamento naturale di una ripresa in atto da diversi anni, considerato che il 2018 si era concluso con un – 1,4%, e che il 2017 aveva invece manifestato un più corposo – 4,1%.

Certo è che – e il dato non sorprende – non mancano le riflessioni su un dossier informativo molto eterogeneo. Per esempio, è evidente che a trainare la ripresa dei prezzi immobiliari siano stati gli immobili nuovi, che nel 2019 sono cresciuti dell’1,8% rispetto al 2018, mentre i prezzi al metro quadro degli immobili usati sono ancora negativi, con un -1,7%.

Uno sguardo sulla distribuzione geografica

Per quanto concerne invece la distribuzione dei dati a livello geografico, la flessione maggiore si concentra nel Sud e Isole (- 2,7%) e nel Nord Ovest (- 2,1%), mentre il Centro contiene la retrocessione dei valori al metro quadro al -1,4%, e il Nord Est riesce invece a confermare una dinamica di stabilità.

Sul fronte delle singole regioni è la Liguria a contraddistinguersi per la migliore prestazione su base annua, con un balzo in avanti del 6,4%. La regione che invece consegue la peggiore performance è il Piemonte, con un passo indietro del 6,9%. A livello metropolitano, bene Firenze (+ 8,2%), Napoli (+ 7,1%), Milano (+ 6,5%), Bologna (+ 5,3%) e Genova (+ 3,1%), mentre chiudono il trimestre con un segno negativo Palermo (- 1,1%), Roma (-1,8%) e Torino (- 1,9%).

Conclusioni

A margine di quanto sopra non possiamo che concludere sottolineando che gli attuali valori di mercato, evidentemente attraenti su base storica, siano una delle determinanti principali in grado di spingere la crescita del mercato immobiliare, confermando una dinamica positiva da più di quattro anni.

Il favorevole momento del mercato del credito, grazie anche al raggiungimento di livelli minimi di tasso, e un livello di rischiosità del comparto che è oramai comparabile a quello pre-crisi, dovrebbe continuare a supportare in maniera positiva la ripresa del settore, sebbene gli ultimi sviluppi economici e alcuni fattori straordinari (come l’avvento dell’epidemia di Coronavirus in Italia) potrebbero ritardare l’attesa ripartenza dei valori.

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Olona Case Immobiliare
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