Il Rapporto Mutui Ipotecari 2018 da parte dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare – Agenzia delle Entrate, segnala che il capitale “estratto” dai mutui oggetto di garanzia ipotecaria è stato pari a 93,4 miliardi di euro e che, di questo, il 23,4% è riconducibile alle solo otto principali città italiane.
È invece più ridotta la proporzione in termini di numero di immobili ipotecati: in questo caso, infatti, il peso delle principali otto città è dell’11,5%, con 105.050 immobili oggetto di garanzia ipotecaria su un totale italiano di 917.313 unità.
Gli immobili ipotecati
Entrando in un livello di maggiore dettaglio, si noti inoltre come dei 105 mila immobili oggetto di garanzia ipotecaria, quasi il 40% sia relativo all’area di Roma, con 41.492 unità immobiliari, davanti alle 25.133 unità di Milano e alle 11.363 unità di Torino. Per quanto attiene le altre grandi città, seguono Genova (6.471), Bologna (6.191), Firenze (5.334), Napoli (5.187) e Palermo (3.879).
Tra le grandi città, tutte hanno registrato un impulso positivo su base annua, con un minimo del + 1,7% a Napoli e un massimo del + 12,1% a Torino, con la sola eccezione di Palermo, in calo dell’1,6%. La quota di immobili ipotecati sul totale italiano è pari al 4,5% per Roma, al 2,7% per Milano e all’1,2% per Torino: ne deriva che su 100 immobili ipotecati in Italia, più di 8 si trovano in una di queste tre città.
Capitale di debito
Passando quindi all’analisi dei flussi di finanziamenti “estratti” dagli immobili concessi in garanzia, come già accennato il peso delle grandi città si fa sentire con maggiore rilevanza, visto e considerato che le 8 realtà urbane più significative pesano per il 23,$ della torta italiana.
In un ulteriore livello di profondità, si noti come l’area cittadina più importante sotto tale profilo di analisi sia quella di Milano, con 9,3 miliardi di euro e un + 71,4% che rende il capoluogo lombardo in grado di pesare per il 10% di tutti i finanziamenti ipotecari d’Italia, davanti ai 7,7 miliardi di euro di Roma (+ 20,7% all’8,3% del totale) e a 1,1 miliardi di euro di Torino (+2,7% all’1,2% del totale).
Tutte le grandi città italiane portano il dato del capitale erogato ed “estratto” dagli immobili in aumento, con ottime prestazioni anche da parte di Firenze (+32%), con la sola eccezione di Napoli (-1,1%), Palermo (-3,2%) e Bologna (-5,2%).
Infine, per quanto riguarda la composizione del numero di immobili ipotecati e del capitale, rispetto al totale delle sole grandi città, il peso del capitale riferibile alla tipologia di atti residenziali è evidentemente prevalente rispetto a quello delle altre tipologie. La quantificazione e i confronti delle quote di capitale di debito della tipologia di atti residenziali rispetto a quella di altre tipologie è di circa il 40% medio, con punte di oltre l’80% a Napoli e Palermo, e con l’eccezione inferiore di Milano, dove questa percentuale non raggiunge nemmeno il 30%, a beneficio di una prevalenza di atti non residenziali.
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