
Appena pubblicato, l’ultimo report dell’Osservatorio del mercato immobiliare italiano dell’Agenzia delle Entrate conferma la presenza di una tendenza espansiva nei volumi di compravendite nel settore residenziale italiano. Una espansione che dura dal 2014, e che nel primo trimestre del nuovo anno viene ribadita con un tasso tendenziale dell’8,8%, in leggero rallentamento rispetto + 9,3%.
Le aree territoriali
Per quanto attiene l’analisi per aree territoriali, anche nel primo quarto dell’anno sono il Nord Est e il Centro le due aree con il più elevato tasso di crescita delle compravendite, per quanto anch’esse in rallentamento rispetto alla rilevazione precedente (+ 11,8% e + 10,7%). Risulta essere comunque particolarmente positivo e significativo il dato del Nord Est (+ 9,6%), mentre sono sicuramente più in affanno i ritmi di crescita del Sud (+ 4,8%) e soprattutto delle Isole (+ 3,3%).
Poche differenze sembrano esservi tra comuni capoluogo e non capoluogo, con un tasso di crescita sostanzialmente analogo (+ 8,7% e + 8,9%). L’eccezione è qui rappresentata dal Sud, dove peraltro si verifica l’unico tasso negativo a livello di macroarea (- 0,4% nei capoluoghi).
Le classi dimensionali
Spostandoci alle classi dimensionali, si nota come nel primo trimestre 2019 sia proseguita di buon ritmo la crescita delle compravendite delle operazioni che hanno come oggetto le abitazioni con la superficie più contenuta, inferiore ai 50 metri quadri, con un + 9,3% appesantito solamente dalla prestazione negativa delle Isole (- 5,6%), ma ben controbilanciata dalle doppie cifre del Nord Ovest (+ 11,1%), Nord Est (+ 16,2%) e Centro (+ 14,6%). Il ritmo di crescita più lento, pur con gap molto contenuto rispetto alla media e alla best performer, è quello della classe dimensionale tra i 50 e gli 85 metri quadri, con transazioni dell’8,6%, anch’esse trattenute dal + 0,0% del Sud e dal + 0,3% delle Isole.
In termini assoluti, le maggiori compravendite si concentrano prevalentemente nella fascia tra i 50 e gli 85 metri quadri (43.295 operazioni) e in quella tra gli 85 e i 115 metri quadri (38.102 operazioni).
I mutui
Il supporto erogato dai mutui ipotecari continua a sorreggere in misura particolarmente dinamica il mercato immobiliare, con i finanziamenti per la casa che continuano a sostenere la maggior parte degli acquisti (il 78,1%). Il loan-to-value medio del periodo è pari al 74,1%, andando così a coprire la maggior parte del costo dell’immobile.
Le attese sul futuro
Sono sicuramente soddisfacenti anche le attese per il prossimo futuro. Gli auspici degli agenti immobiliari sul proprio mercato di riferimento stanno migliorando, con il saldo fra giudizi favorevoli e sfavorevoli che sale al 17,4%, contro il precedente 9,0%. La quota di agenzie che evidenzia un peggioramento atteso delle condizioni è passata dal 10,3% al 6,1%, mentre complessivamente rimangono ampiamente positive le attese su un orizzonte di medio termine (2 anni). Infine, si noti come il 9,7% delle agenzie indica un aumento degli incarichi a vendere, contro il 9% rilevato nell’ultimo dossier OMI.
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