Per una persona non addetta ai lavori la lettura del certificato energetico potrebbe nascondere qualche insidia. Si tratta d’altronde di un documento che contempla una serie di informazioni che possono confondere e impedire una immediata comprensione della classe energetica e dei consumi, e il fatto che esistano numerosi campi da decifrare complica ogni sforzo di sintesi e di ricerca di indicazioni universali.
Cerchiamo di riassumere i principali spunti informativi che è possibile ottenere da tale documento.
Prima pagina
Nella prima pagina trovano innanzitutto spazio il codice identificativo del certificato, la validità e le informazioni su destinazione d’uso, numero di unità immobiliari oggetto della certificazione e motivazione. Si trovano inoltre i dati del fabbricato, la foto, l’identificativo catastale, l’indirizzo e altri dati geometrici e climatici.
Si arriva dunque al riquadro dei servizi energetici e, in fondo alla pagina, quello della prestazione energetica globale e del fabbricato, composta da tre riquadri: la prestazione energetica del fabbricato, la prestazione energetica globale e i riferimenti.
È nella seconda sezione, quella della prestazione energetica globale, che si trova l’informazione più nota dell’attestato di prestazione energetica, la classe energetica, graduata in 10 livelli da A4 (il più efficiente) e G (il meno efficiente).
Seconda pagina
Arriviamo dunque alla seconda pagina, quella della prestazione energetica degli impianti e dei consumi stimati, che riporta le fonti energetiche utilizzate, i consumi annui stimati secondo l’uso standard e i l’energia primaria globale non rinnovabile e rinnovabile misurate in KWh/Mq Anno.
Nella stessa pagina, più in basso, troviamo la sezione delle raccomandazioni. Il quadro normativo in vigore obbliga il tecnico certificatore a raccomandare almeno un intervento di miglioramento nella riqualificazione energetica, che potrebbe condurre a una riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO2. Sullo stesso rigo bisognerà riportare anche il tempo di recupero dell’investimento e la classe energetica raggiungibile.
Terza pagina
Nella terza pagina si trovano i dati relativi all’energia elettrica esportata (eventuale, come nell’ipotesi di un impianto fotovoltaico connesso alla rete), i dettagli sul fabbricati, quelli sugli impianti, il servizio energetico, i tipi di impianto e ulteriori informazioni che permetteranno di valutare nel dettaglio i consumi degli impianti, le potenze, l’efficienza, l’energia primaria rinnovabile e non rinnovabile.
Quarta pagina
Si arriva così alla quarta pagina del certificato energetico, che riporta informazioni sul miglioramento della prestazione energetica. È qui che il tecnico certificatore indicherà le opportunità come gli incentivi statali o locali legati agli interventi di riqualificazione energetica e ristrutturazioni, come il conto termico o altre detrazioni fiscali. Nelle sezioni successive di questa pagina troveranno infine spazio i dati del tecnico certificatore e tutte le dichiarazioni necessarie.
Quinta pagina
Nell’ultima pagina sono infine riportate la legenda e alcune note che potrebbero essere importanti per comprendere ulteriori aspetti del certificato energetico.
Cogliamo l’occasione per ricordare che il tecnico certificatore è sempre obbligato ad effettuare un sopralluogo e che la validità del certificato energetico è pari a 10 anni, salvo che nel frattempo siano intervenute modifiche sull’involucro e/o sull’impianto termico. Anche la carenza di manutenzione sull’impianto termico è una condizione che potrebbe inficiare la validità del documento.
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