La Legge di Bilancio 2024 ha apportato alcune interessanti modifiche al sistema tributario italiano legato al comparto immobiliare. Scopriamo insieme quali sono state i principali cambiamenti che potrebbero impattare sulle tasche dei cittadini.
L’aggiornamento dei valori catastali post Superbonus
La prima innovazione dalla Legge di Bilancio 2024 riguarda tutti i proprietari di immobili che sono stati interessati da interventi per la riqualificazione energetica e antisismica di cui al Superbonus: sono infatti tenuti ad aggiornare il valore catastale dell’immobile oggetto di ristrutturazione, considerato che tra gli effetti di tali interventi vi è anche l’allineamento del dato che è base imponibile per il calolo dell’IMU.
Il proprietario dell’immobile dovrà dunque procedere alla comunicazione dei nuovi dati. Nel caso in cui non provveda a ciò, l’Agenzia delle Entrate potrebbe notificare uno specifico provvedimento con cui si sollecitano le dovute rettifiche.
L’applicazione della plusvalenza sulle cessioni di immobili con Superbonus
La seconda novità – sempre all’interno del novero del Superbonus – concerne l’ipotesi di vendita di un immobile che è stato ristrutturato prima del decorso dei dieci anni dalla ristrutturazione. In questo caso, si applica una plusvalenza pari al 26% della differenza tra il prezzo di vendita e quello di acquisto.
Se gli interventi agevolati con il Superbonus sono invece stati conclusi da oltre dieci anni al momento della cessione, il calcolo dei costi relativi all’immobile considererà il 50% delle spese sostenute.
La normativa prevede però alcune eccezioni, come il caso degli immobili acquisiti per successione e utilizzati come abitazione principale del cedente per la maggior parte dei dieci anni precedenti la cessione.
L’aumento dell’aliquota sulla cedolare secca sugli affitti brevi
Aumenta l’aliquota della cedolare secca sugli affitti brevi, non superiori ai 30 giorni: la percentuale passa infatti dal 21% al 26% con una importante precisazione che sembra tutelare i piccoli proprietari immobiliari.
Di fatti, il rincaro previsto riguarda gli immobili dalla seconda abitazione locata in poi, mentre per la prima abitazione l’aliquota rimane fissata al 21%.
Addio ai benefit prima casa per giovani under 36
Spariscono dal quadro normativo tributario le agevolazioni fiscali dedicate ai giovani under 36 per le operazioni di acquisto della prima casa. Pertanto, gli under 36 dovranno nuovamente pagare imposta di registro, l’IVA e altre imposte nella misura ordinaria. Viene confermato per altri 12 mesi l’intervento della garanzia statale rafforzata all’80% sui mutui contratti per l’acquisto della prima casa per i giovani.
I bonus che invece non cambiano
Concludiamo infine con un breve richiamo ai bonus che non subiscono cambiamenti. Tramontato il Superbonus, rimangono infatti tutti i principali benefit fiscali del 65% e del 50% anche per il 2024, come quelli sulle operazioni di installazione dei climatizzatori, di acquisto di stufe a legna o a pellet, di sostituzione caldaie.
Viene ribadito per tutto l’anno sia il bonus verde per agevolare la sistemazione a verde degli immobili residenziali, sia il bonus mobili al 50% (tetto di spesa massimo di 5.000 euro) per l’acquisto di mobili e alcuni elettrodomestici.
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