Ricevere una casa in donazione è sicuramente un’opportunità economica piuttosto interessante. Ma come si vende una casa ricevuta in donazione? Ci sono delle particolarità di cui bisogna tenere conto? E perché le banche sono sempre piuttosto timorose nel finanziare un cliente che desidera acquistare un immobile che proviene da atto di donazione?
I rischi della donazione di immobili
Per comprendere perché la compravendita di una casa ricevuta in donazione rappresenti un caso che suscita molte attenzioni nelle parti in causa si può ben rammentare come la donazione possa essere impugnata dagli eredi del donante entro 20 anni dalla data di sottoscrizione, se ritengono che abbia leso i loro diritti legittimi.
Insomma, se l’atto di donazione risale a più di 20 anni fa non ci sono problemi. Se invece non ha superato questa soglia temporale, c’è sempre il rischio che un erede che si è visto ledere la propria quota legittima (cioè la quota di eredità che gli è riconosciuta per legge) possa impugnarla cercando di ricondurre l’immobile all’interno dell’asse ereditario.
Come difendersi dai rischi di vendita di una casa da donazione
Nel caso in cui si desideri effettuare la compravendita di un immobile che è stato donato da meno di 20 anni, ci si può difendere dai rischi di cui sopra inducendo gli eredi a sottoscrivere un atto di rinuncia all’opposizione alla donazione.
Con tale atto gli eredi rinunciano espressamente a rivendicare l’immobile, ma NON a rinunciare a far valere i propri diritti sulla quota legittima di eredità, cosa che non sarebbe comunque possibile per simili vie.
Ricordiamo che l’atto di rinuncia deve essere realizzato sotto forma di atto pubblico, con sottoscrizione dinanzi a un pubblico ufficiale. Oltre a ciò, deve essere sottoscritta anche una polizza assicurativa che garantisce il rimborso dell’eventuale cifra spettante agli eredi che ritenessero comunque lesa la loro legittima quota.
Con l’atto notarile in una mano e l’assicurazione nell’altra, l’acquirente interessato può procedere serenamente all’acquisto del bene immobile anche se questo dovesse essere oggetto di una donazione.
Quanto costa vendere una casa da donazione
Da quanto sopra emerge come i costi per la vendita di una casa da donazione spesso siano superiori alla media proprio per la presenza dell’atto notarile con cui gli eredi legittimari rinunciano ad opporsi alla donazione e della polizza assicurativa, a carico di chi vende l’immobile.
Insomma, chi vende dovrà farsi carico delle spese relative all’atto degli eredi e della copertura assicurativa, lasciando invece – di norma – a chi compra l’onorario del notaio per l’atto di compravendita, per l’eventuale preliminare e l’eventuale trascrizione, oltre alle tasse che devono essere versate. In caso di compravendita tra privati, abbiamo l’imposta di registro pari al 9% del valore catastale (2% in caso di prima casa) e imposta catastale e ipotecaria nella misura pari a 50 euro ciascuna.
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