Dopo un 2023 segnato da un calo nelle compravendite e nei mutui, il mercato immobiliare italiano mostra i primi segnali di una incoraggiante ripresa che si stima possa durare anche oltre il 2024.
Continua a leggere Mercato immobiliare pronto alla ripartenza dopo un 2023 sottotonoI mutui a tasso fisso costano meno di quelli a tasso variabile
In un’evoluzione tutt’altro che inattesa, il mercato dei mutui italiani si sta accingendo a inaugurare la primavera con la conferma di una situazione anomala in cui i mutui a tasso fisso tendono a costare meno dei mutui a tasso variabile. Ma per quale motivo?
Continua a leggere I mutui a tasso fisso costano meno di quelli a tasso variabileMutui casa, il 2023 si avvia verso chiusura negativa
In attesa di comprendere quale sarà la prestazione del comparto creditizio per la casa nell’ultimo trimestre dell’anno, è evidente che il settore si stia avviando verso una chiusura decisamente negativa: a fornire un dato parziale, ma molto attendibile, è il consueto Barometro Mutui CRIF, secondo cui nei primi nove mesi dell’anno le richieste di finanziamenti per la casa hanno fatto segnare un passo indietro del 19,4% rispetto a quanto realizzato nello stesso periodo dell’anno precedente.
Continua a leggere Mutui casa, il 2023 si avvia verso chiusura negativaMutui casa, a fine anno boom di surroghe: paura dei nuovi rincari dei tassi
L’ultima Bussola Mutui da parte di CRIF ha certificato che nell’ultima parte del 2022 la domanda di mutui per surroga è cresciuta al 24% delle richieste complessive contro l’11% del trimestre precedente, trainata dai mutuatari che – evidentemente – intendono bloccare il forte aumento delle rate in seguito all’incremento del costo del denaro.
Continua a leggere Mutui casa, a fine anno boom di surroghe: paura dei nuovi rincari dei tassiMutui casa: tasso fisso o variabile, cosa scegliere nel 2023?
Uno dei grandi dilemmi in capo ai mutuatari del 2023 è legato alla scelta del tasso fisso o del tasso variabile per il proprio finanziamento casa. Se infatti tale selezione era quasi scontata fino a non molto tempo fa, con i tassi ai minimi storici, il nuovo anno ha prevedibilmente portato in dote una prevedibile conseguenza: il continuo rialzo dei tassi di mercato potrebbe portare coloro che hanno stipulato un mutuo a tasso variabile negli scorsi anni a pagare un importo superiore a oltre il 50% rispetto alla prima rata del proprio piano di ammortamento se i rialzi dei tassi dovessero proseguire con questo ritmo anche nei prossimi mesi e, in particolare, se l’Euribor a 3 mesi crescerà ancora di oltre 1 punto entro giugno 2023.
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