La provvigione di un’agenzia immobiliare

Provvigione agenzia immobiliare
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Se ne parla sempre e… non sempre volentieri, soprattutto per chi la deve corrispondere. Ci riferiamo naturalmente della provvigione di un’agenzia immobiliare, ovvero al compenso che è corrisposto all’agente a causa del rapporto di causalità che sussiste tra le attività poste in essere dal soggetto che ha promosso un affare, e la sua conclusione positiva.

Ma che cos’è la provvigione? E quali sono le regole della provvigione dell’agenzia immobiliare?

La provvigione

La legge italiana definisce la provvigione come il compenso riconosciuto all’agente, al commissionario o al mediatore, per aver favorito la positiva conclusione di un affare, da calcolarsi in misura percentuale dell’importo lordo dell’affare concluso.

Nel caso di provvigione immobiliare, intuibilmente, si tratta del compenso che spetta all’agente immobiliare calcolato sul valore di vendita della proprietà immobiliare, e giustificato proprio dal fatto che, grazie all’intervento di tale professionista, è stato possibile concludere l’operazione con reciproca soddisfazione di tutte le parti coinvolte, senza che l’agente sia legato ad una di esse da rapporti di dipendenza o di rappresentanza.

Quando si paga la provvigione all’agente immobiliare

La provvigione all’agente immobiliare spetta in tutti quei casi in cui il professionista abbia favorito la conclusione di un affare immobiliare come, tradizionalmente, quello della vendita o della locazione di un immobile.

Affinché la provvigione sia validamente corrisposta, è però necessario che l’agente immobiliare sia regolarmente iscritto all’apposito Registro delle Imprese, mentre nulla è dovuto da parte di colui che ha usufruito del servizio di un mediatore che non è iscritto in ruolo.

Ciò premesso, ricordiamo come il diritto alla provvigione sorga nel momento stesso in cui l’affare immobiliare è stato concluso. Ma come si intende per “conclusione”?

In realtà, il diritto alla provvigione da parte dell’agente non nasce – come generalmente si ritiene – nel momento della stipula dell’atto di compravendita, bensì nell’istante in cui viene riconosciuto il suo ruolo utile a porre in relazione due o più parti, suggellato dall’insorgenza di un vincolo giuridico che le obbliga a stipulare un contratto. Pertanto, il diritto alla provvigione sorge ben prima come, ad esempio, nel momento dell’accettazione della proposta di acquisto, o con il preliminare di vendita.

Chi deve pagare la provvigione all’agente?

Per quanto poi riguarda il pagamento della provvigione all’agente immobiliare, l’art. 1755 c.c. precisa come il mediatore abbia diritto alla provvigione da entrambe le parti nel momento in cui si crea un vincolo tra di esse. Pertanto, sia l’acquirente che il venditore saranno tenuti a pagare la provvigione all’agenzia immobiliare che è intervenuta nell’affare.

Naturalmente, niente vieta all’agente immobiliare di gestire il proprio compenso in modo flessibile. Per esempio, non sono poi così rari i casi i cui l’agenzia scelga di esentare una delle due parti dalla corresponsione della provvigione, o stabilisca delle percentuali differenti per il suo calcolo. In ogni caso, si tratta di una libera scelta dell’agente: in caso di assenza di diverse condizioni pattuite, il mediatore avrà diritto alla provvigione da entrambi i soggetti che intervengono nell’affare.

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