Il mercato immobiliare italiano è in lenta fase di miglioramento e, a sostenerlo, sono gli stessi agenti immobiliari che quotidianamente contribuiscono ad alimentare le compravendite e le locazioni.
Per averne una conferma è sufficiente dare uno sguardo al sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni che è stato condotto dalla Banca d’Italia tra il 27 dicembre 2016 e il 27 gennaio 2017 su un campione di oltre 1.500 agenti, dal quale emerge – ad esempio – che la gran parte dei professionisti ritiene che le condizioni nel proprio mercato di riferimento rimarranno almeno stabili nel brevissimo termine, e miglioreranno entro due anni.
Prezzi in miglioramento
Tra i principali elementi statistici in grado di comprovare la buona ripresa del mercato immobiliare, riepiloghiamo su tutti come nel corso della parte finale del 2016 il saldo fra le percentuali di risposte che indicano prezzi di vendita in aumento e quelle che indicano prezzi in diminuzione è rimasto negativo, pur in forte riduzione (- 24,9 punti) rispetto al trimestre precedente (- 33,2 punti). Cresce inoltre la quota di agenzie che dichiara di aver venduto almeno un’abitazione nel quarto trimestre, per il secondo quarto consecutivo (da 72,9 per cento a 80,6 per cento).
Di contro, si attenua il margine medio di sconto sui prezzi di vendita rispetto alle richieste iniziali del venditore: la riduzione è di quasi un punto e mezzo percentuale, conducendo il margine a 11,6 per cento, contro il precedente 13,0 per cento. In riduzione, altresì, i tempi medi di vendita: per vendere casa occorrono infatti 7,7 mesi, contro i precedenti 8,9 mesi, dalla scorsa rilevazione.
Situazione in miglioramento anche per gli affitti
Spostandoci infine sul fronte della locazione, la quota di operatori immobiliari che dichiarano di aver affittato almeno una casa nel quarto in considerazione è salita a 83,2 per cento, contro il precedente 77,9 per cento, con un quadro più favorevole nelle aree urbane e metropolitane del Nord Ovest e del Centro. Ancora, il saldo tra le percentuali di aumento e di diminuzione dei canoni di locazione, pur rimanendo ancora in territorio ampiamente negativo, si è attenuato a -12,5 per cento contro precedenti – 14,1 punti percentuali.
Sempre in ottica locativa, il margine medio di sconto rispetto alle richieste iniziali del locatore ha continuato a ridursi, giungendo ora a 5,2 punti, contro i 5,8 punti della scorsa rilevazione.
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