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Mutui casa, il 2017 si chiuderà con un -10% rispetto all’anno precedente

Se le analisi previsionali non sbaglieranno, il comparto italiano dei mutui casa manderà in archivio il 2017 con un numero di domande di finanziamento inferiore del 10% rispetto a quanto non sia stato riscontrato nel corso del 2016.

Per averne un concreto sentore sia d’altronde sufficiente dare uno sguardo all’ultimo bollettino emesso da CRIF, che nel suo Barometro afferma come le interrogazioni relative alle richieste di nuovi mutui e surroghe da parte degli italiani nel mese di novembre siano calate del 20,4% su base annua, e siano diminuite del 10,3% rispetto al 2016 se invece si cumulano tutti e 11 i mesi dell’anno fin qui trascorsi. Continua a leggere Mutui casa, il 2017 si chiuderà con un -10% rispetto all’anno precedente

Mutui casa Lombardia, tempi sempre più ristretti per l’ottenimento

previsioni mercato immobiliareOttenere un mutuo casa? Ci vuole sempre meno, almeno in termini di tempo. Stando a una recente analisi condotta da Facile.it e Mutui.it, la media nazionale si aggira intorno ai 136 giorni, mentre è del 60% il loan-to-value più gettonato (ovvero, il rapporto tra l’importo del mutuo e il valore dell’immobile oggetto di compravendita), ed è di 121.300 euro l’importo medio di quanto si ottiene dalle banche quando ci si avvicina all’operazione di acquisto della propria prima casa di proprietà. Continua a leggere Mutui casa Lombardia, tempi sempre più ristretti per l’ottenimento

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Mutui casa, spread ancora ai minimi storici

Secondo quanto afferma l’ultima Bussola Mutui di Crif, alla fine del primo trimestre 2017 gli spread medi sui mutui a tasso fisso e a tasso variabile permangono su livelli minimi storici, con un’ulteriore contrazione per quanto concerne i migliori spread trimestrali.

Lo studio condotto da Crif ha ipotizzato la richiesta di un mutuo di 140 mila euro su un valore immobile di 220 mila euro (LTV < 65%), per la durata di 20 anni. Ne è derivata una media sui migliori spread a tasso fisso pari a 40 punti base, e di 100 punti base se invece si sposta l’attenzione nei confronti dei mutui a tasso di interesse variabile. Ne consegue altresì l’impressione che, almeno per il momento, il mercato creditizio italiano ha preferito far slittare il prevedibile incremento del costo del denaro per le operazioni di finanziamento immobiliare al secondo trimestre 2017, o ancora oltre. Continua a leggere Mutui casa, spread ancora ai minimi storici