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Mutui casa, spread ancora ai minimi storici

Secondo quanto afferma l’ultima Bussola Mutui di Crif, alla fine del primo trimestre 2017 gli spread medi sui mutui a tasso fisso e a tasso variabile permangono su livelli minimi storici, con un’ulteriore contrazione per quanto concerne i migliori spread trimestrali.

Lo studio condotto da Crif ha ipotizzato la richiesta di un mutuo di 140 mila euro su un valore immobile di 220 mila euro (LTV < 65%), per la durata di 20 anni. Ne è derivata una media sui migliori spread a tasso fisso pari a 40 punti base, e di 100 punti base se invece si sposta l’attenzione nei confronti dei mutui a tasso di interesse variabile. Ne consegue altresì l’impressione che, almeno per il momento, il mercato creditizio italiano ha preferito far slittare il prevedibile incremento del costo del denaro per le operazioni di finanziamento immobiliare al secondo trimestre 2017, o ancora oltre. Continua a leggere Mutui casa, spread ancora ai minimi storici

Compravendite immobiliari, crescita a Castiglione Olona nell’ultima parte del 2016

Stando a quanto sanciscono gli ultimi aggiornamenti prodotti dall’Osservatorio Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate in relazione al quarto trimestre 2016, le compravendite immobiliari starebbero continuando a crescere con tassi positivi segnando – nella parte finale dello scorso anno – un incremento delle compravendite pari al 16,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e con punte ancora superiori (+ 18,4%) per quanto concerne le pertinenze, in principale modo riferibili agli immobili al servizio delle abitazioni, come le cantine, i box e i posti auto.

Spostandoci invece sul fronte non residenziale, notiamo come le compravendite di uffici abbiano fatto segnare una progressione del 5,9% su base annua, prolungando così il buon trend del secondo e del terzo trimestre.

compravendite immobiliari

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Italia tra i Paesi europei con la peggiore qualità abitativa

Tra i ben poco meritevoli titoli del nostro Paese, vi è anche quello di nazione dell’area UE28 con la peggior qualità abitativa, eccezion fatta per Polonia, Bulgaria, Lettonia, Ungheria e Romania, che riescono nell’arduo tentativo di far peggio di noi.

qualita abitativa

A rivelarlo è l’Istat, che nel suo dossier sul Benessere Economico e Sociale 2016 (BES), all’interno del quale sottolinea come l’indice di bassa qualità dell’abitazione sia fermo al 9,6% (più o meno sui livelli dell’anno precedente). Ed è quasi una fortuna, visto e considerato che la quota di coloro che vivono in condizioni di sovraffollamento continua a crescere, toccando il 27,8% alla fine dell’anno. Continua a leggere Italia tra i Paesi europei con la peggiore qualità abitativa